🇮🇹 ITA) POST-TRUTH 2️⃣1️⃣Libertà - Contest 29° Unto&Bisunto (🇪🇸 ESP) POST-TRUTH 2️⃣1️⃣ Libertad - Contest 29° Unto&Bisunto

in Olio di Balena17 days ago

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Indice capitoli anteriori


Ciao Hivers, eccomi di ritorno, dopo qualche anno di assenza con questo post per il contest di Olio di Balena sulla libertà. Avevo lasciato in sospeso una serie di scritti sulla post-verità e la libertà era un tema già in scaletta, quindi che miglior argomento per riprendere il filo.
In realtà volevo farlo già con il precedente contest su "cosa ho imparato da Hive", ma pur avendo scritto il post, non ho fatto in tempo a correggerlo e formattarlo, per cui probabilmente in futuro lo pubblicherò out of contest.

Come al solito, lo spunto per la riflessione parte da dei libri, in questo caso due, uno letto e un altro in attesa nella mia Antibiblioteca.

L'alba di tutto. Una nuova storia dell'umanità.

di David Graeber e David Wengrow.

Un buon libro per me è quello che ti presenta una nuova visione del mondo e ti apre la mente a un nuovo paradigma. Il libro tratta principalmente della relazione tra civilizzazione, progresso e disuguaglianza, intrinsecamente legati alla libertà.

Quando parliamo di libertà nel contesto mondiale, immaginiamo Occidente come culla della libertà, nata con la democrazia greca e perpetuata con il dritto romano, il pensiero logico e la filosofia, il Rinascimento, l'Illuminismo, e le grandi rivoluzioni del XVIII secolo.

Liberté, Égalité, Fraternité.

Quasi un percorso storico lineare che va dall'uomo selvaggio cacciatore-raccoglitore ai primi indizi di civilizzazione con l'agricoltura e i primi grandi insediamenti neolitici, con qualche incidente di percorso in qua e là. Restava da capire se l'essere umano fosse di natura buona e fosse la civilizzazione a corromperlo, come sosteneva Rousseau con il suo buon selvaggio, o se fosse di natura violenta e avesse bisogno della civilizzazione e dello Stato, il Leviatano, per contenere i suoi istinti, come sosteneva Hobbes. In entrambi i casi c'era un accordo sul fatto che la disuguaglianza sia qualcosa di inevitabile man mano che la società progredisce e diventa più complessa.

Ritornando alla nostra storia lineare, a partire da quel grande invento che fu la democrazia e la nascita del pensiero occidentale nel Mediterraneo, risulta che durante il medioevo ci fu giusto uno di questi incidenti di percorso di cui vi parlavo prima. Durò circa un millennio durante il quale la cultura e i valori europei avevano ben poco di ciò che oggi consideriamo occidentale.

Nel nome della fraternità, predicata dalla Chiesa Cattolica ai membri della classi sociali più umili, con la promessa di una futura uguaglianza nel Regno dei Cieli, non qua sulla Terra, si commettevano i più atroci crimini.

La libertà, aveva un significato negativo, veniva usato come sinonimo di libertinaggio ed era più che altro un peccato mortale e una bestemmia.
Nessuno era libero, i figli dovevano obbedire ai genitori, le donne al padre prima e al marito dopo, il suddito doveva obbedienza al suo signore e il suo signore al Re. Ci fu un momento di conflitto, era il Re che doveva obbedire al Papa o il Papa al Re nato per volontà divina? In ogni modo entrambi dovevano obbedire a Dio (o disobbedire e poi farsi perdonare i peccati). Libertà voleva dire bruciare nel fuoco eterno dell'inferno, e anche in quello terrestre dei roghi della Santa Inquisizione. Considerata eretica secondo la buia Europa cristiana, in quel fuoco bruciò gran parte di quella nostra cultura occidentale greco-romana, che nella sua epoca di massimo apogeo comprendeva non solo Europa, ma anche parte dell'Africa, del Medio Oriente e parte dell'Asia. I resti della cultura occidentale greco-romana, la geometria, la matematica, la medicina, la filosofia sono potuti giungere oggi a noi preservati ed arricchiti dagli arabi che, curiosamente, oggi non sono considerati parte della cultura occidentale.

La svolta ci fu quando gli europei iniziarono a viaggiare e scoprirono non solo grandi civiltà che facevano sacrifici umani, ma anche popoli che correvano nudi e felici per le foreste e per le grandi praterie. Era come aver scoperto il giardino dell'Eden e le sue ingenue creature che non avevano mangiato ancora il frutto proibito e non conoscevano ancora il bene e il male. Bisognava educarle, civilizzarle, evangelizzarle. Qualcuno si lasciò convincere con le buone, attirato dai beni della civiltà, altri furono sterminati e grandi civilizzazioni scomparvero.

Altri ancora semplicemente dissero "no grazie".
No grazie, non siamo degli ingenui selvaggi. Conosciamo l'agricoltura, i metalli e le armi, e i grandi templi costruiti con il sudore e la sofferenza umana, semplicemente il nostro concetto civiltà è diverso dal vostro e da quello dei grandi imperi che ci circondano. Noi preferiamo essere liberi, siamo d'accordo sulla storia della fratellanza, ma non abbiamo bisogno di nessuno che ce lo imponga con la promessa di un paradiso in cielo dopo la morte. Non ne abbiamo bisogno perché siamo già uguali qui sulla terra. Sì certo, avete le vostre comodità del mondo civilizzato, ma non avete la libertà di poter pensare e di esprimere liberamente il vostro pensiero, nemmeno i vostri intellettuali sono liberi di poter esplorare la creatività umana, solo stare al servizio e capriccio di un signore o di un altro.

E così, dall'altro lato dell'oceano, con la scoperta dell'America, gli europei riportarono al vecchio continente non solo oro, patate e pomodori, ma anche strane idee eretiche di liberté, egalité, fraternité.

Se consideriamo la libertà come il pilastro della cultura occidentale, possiamo concludere che furono i popoli liberi d'America che ci civilizzarono e non il contrario.

La nostra amata libertà, simbolo della cultura occidentale, solo un po' più in là rispetto a noi, più a Occidente.

In questo libro dell'archeologo David Wengrow e del sociologo David Graeber il tema principale non è la libertà, ma il rapporto tra civiltà e disuguaglianza. Nel saggio si citano molti altri esempi di civiltà passate che hanno scelto deliberatamente di non progredire, confutando il mito del progresso, come unica alternativa.

Occidente, Occidente
Alla guerra, alla gloria, alla storia...
Luogo da cui non giunge suono
Luogo perduto ormai...

-Occidente, C.S.I.

Perché le nazioni falliscono. Le origini di prosperità, potenza e povertà

Di Daron Acemoglu e James Robinson

Gli autori ricevettero il Premio Nobel per l'Economia lo scorso 2024 per gli studi sull'ineguaglianza della ricchezza delle nazioni e sulla formazione delle istituzioni e il loro impatto sulla prosperità.
Quelle stesse istituzioni che limitano la libertà, il Leviatano di cui ha bisogno l'essere umano per reprimere la sua natura violenta che ubbidisce all'istinto di sopravvivenza e alla dura legge della giungla basata sulla competizione.


Mi sono dilungata abbastanza sul primo libro, quindi...

... continuerà!

Baci & abbracci 😘 🤗


playa_honda.jpeg

Playa Honda, Lanzarote

Pics by @maruskina

🇪🇸 VERSIÓN ESPAÑOLA 🇪🇸


Índice capitulos anteriores


Hola Hivers, aquí estoy de vuelta, después de unos años de ausencia, con este post para el contest de Olio di Balena sobre la libertad. Había dejado en suspenso una serie sobre la posverdad y la libertad era un tema que ya estaba en el programa, así que qué mejor tema para retomar el hilo.
En realidad ya quise hacerlo con el anterior contest sobre «lo que aprendí de Hive», pero aunque escribí el post, no llegué a corregirlo y darle formato, así que probablemente lo publique out of context en el futuro.

Como siempre, la inspiración para la reflexión empieza con unos libros, en este caso dos, uno leído y otro esperando en mi Antibiblioteca.

El amanecer de todo. Una nueva historia de la humanidad.

De David Graeber y David Wengrow.

Para mí un buen libro es aquel que te presenta una nueva visión del mundo y te abre la mente a un nuevo paradigma. El libro trata sobre todo de la relación entre civilización, progreso y desigualdad, que están intrínsecamente ligados a la libertad.

Cuando hablamos de libertad en el contexto mundial, imaginamos Occidente como la cuna de la libertad, nacida con la democracia griega y perpetuada con el derecho romano, el pensamiento lógico y la filosofía, el Renacimiento, la Ilustración y las grandes revoluciones del siglo XVIII.

Liberté, Égalité, Fraternité.

Casi un recorrido histórico lineal, desde el hombre salvaje cazador-recolector hasta los primeros signos de civilización con la agricultura y los primeros grandes asentamientos neolíticos, con algunos baches en el camino aquí y allá. Quedaba por ver si el ser humano era de naturaleza buena y era la civilización la que lo corrompía, como sostenía Rousseau con su buen salvaje, o si era de naturaleza violenta y necesitaba la civilización y el Estado, el Leviatán, para contener sus instintos, como sostenía Hobbes. En ambos casos, había acuerdo en que la desigualdad es algo inevitable a medida que la sociedad progresa y se hace más compleja.

Volviendo a nuestra historia lineal, a partir de ese gran invento que fue la democracia y el pensamiento occidental en el Mediterráneo, resulta que durante la Edad Media hubo uno de esos baches que he mencionado antes. Duró aproximadamente un milenio durante el cual la cultura y los valores europeos tuvieron muy poco de lo que hoy consideramos occidental.

En nombre de la fraternidad, predicada por la Iglesia católica a los miembros de las clases sociales más humildes, con la promesa de una futura igualdad en el Reino de los Cielos, no aquí en la Tierra, se cometieron los crímenes más atroces.

La libertad, tenía un significado negativo, se utilizaba como sinónimo de libertinaje y era más bien un pecado mortal y una blasfemia.
Nadie era libre, los hijos debían obedecer a sus padres, las mujeres a sus padres primero y a sus maridos después, el súbdito debía obedecer a su Señor y su Señor al Rey. Hubo un momento de conflicto, ¿era el Rey el que tenía que obedecer al Papa o el Papa al Rey nacido por voluntad divina? De cualquier manera, ambos tenían que obedecer a Dios (o desobedecer y después hacerse perdonar los pecados). Libertad significaba arder en el fuego eterno del infierno, y también en el fuego terrenal de las hogueras de la Santa Inquisición. Considerada herética según la oscura Europa cristiana, en ese fuego ardió gran parte de nuestra cultura occidental grecorromana, que en su apogeo incluía no sólo Europa, sino también partes de África, Oriente Medio y partes de Asia. Los restos de la cultura occidental grecorromana, la geometría, las matemáticas, la medicina, la filosofía, han llegado hasta nuestros días conservados y enriquecidos por los árabes que, curiosamente, hoy no se consideran parte de esa misma cultura occidental.

El punto de inflexión llegó cuando los europeos empezaron a viajar y descubrieron no solo grandes civilizaciones que hacían sacrificios humanos, sino también pueblos que corrían desnudos y felices por las selvas y a través de las grandes praderas. Fue como descubrir el Jardín del Edén y sus ingenuas criaturas que aún no habían comido el fruto prohibido y no distinguían el bien del mal. Había que educarlas, civilizarlas, evangelizarlas. Algunos se dejaron persuadir amablemente, atraídos por los beneficios de la civilización, otros fueron exterminados y grandes civilizaciones desaparecieron.

Otros simplemente dijeron «no, gracias».
No, gracias, no somos salvajes ingenuos. Conocemos la agricultura, los metales y las armas, y los grandes templos construidos con sudor y sufrimiento humanos, simplemente nuestro concepto de civilización es diferente del vuestro y del de los grandes imperios que nos rodean. Preferimos ser libres, estamos de acuerdo con el tema de la fraternidad, pero no necesitamos que nadie nos la imponga con la promesa de un paraíso en el cielo después de la muerte. No lo necesitamos porque ya somos iguales aquí en la tierra. Sí, claro, tenéis vuestras comodidades del mundo civilizado, pero no tenéis la libertad de poder pensar y expresar vuestros pensamientos libremente, ni siquiera vuestros intelectuales son libres de poder explorar la creatividad humana, solo de estar al servicio y capricho de un señor u otro.

Y así, al otro lado del océano, con el descubrimiento de América, los europeos trajeron al viejo continente no solo oro, patatas y tomates, sino también extrañas ideas heréticas de liberté, egalité, fraternité.

Si consideramos la libertad como el pilar de la cultura occidental, podemos concluir que fueron los pueblos libres de América los que nos civilizaron y no al revés.

Nuestra amada libertad, símbolo de la cultura occidental, solo un poco más a Occidente respecto a nosotros.

En este libro del arqueólogo David Wengrow y el sociólogo David Graeber, el tema principal no es la libertad, sino la relación entre civilización y desigualdad. El ensayo cita muchos otros ejemplos de civilizaciones pasadas que optaron deliberadamente por no progresar, refutando el mito del progreso como única alternativa.

Occidente, Occidente
A la guerra, a la gloria, a la historia...
Lugar del que no sale ningún sonido
Lugar perdido ahora...

Occidente, C.S.I.

Por qué fracasan las naciones. Los orígenes de la prosperidad, el poder y la pobreza.

De Daron Acemoglu y James Robinson

Los autores recibieron el Premio Nobel de Economía el pasado 2024 por sus estudios sobre la desigualdad de la riqueza de las naciones y la formación de las instituciones y su impacto en la prosperidad.
Esas mismas instituciones que limitan la libertad, el Leviatán que necesita el ser humano para reprimir su naturaleza violenta, que obedece al instinto de supervivencia y a la dura ley de la selva basada en la competencia.


Ya me he extendido bastante sobre el primer libro, así que....

... ¡continúa!

Besos & abrazos 😘 🤗


Sort:  

Per forza di cose la chiesa cattolica soprattutto medievale praticava lo schiavismo: si era già da tempo di parecchio allontanata dalla chiesa degli Atti degli Apostoli. Basti leggere la Bibbia per sapere che nessuna figura papale venne istituita, tanto per iniziare (non è un caso che tutto il protestantesimo in blocco non riconosce il papa in quanto figura istituzionale). E il libertinaggio esiste davvero (oggi si fa l'esatto inverso che nel medioevo: in quanto allora si bollava di libertinaggio la libertà, ora come ora in occidente si bolla di libertà il libertinaggio, in buona sostanza), soltanto non è quel che nel medioevo si faceva credere ai sudditi approfittandosi del loro analfabetismo.
Per la formattazione: piuttosto che perdere pubblicazioni, se già non lo stai facendo, consiglierei l'uso dell'interfaccia PEAKD: il form non prevede grandi sbattimenti per formattare poichè già preabilitato.
Curiosità: sei bilingue? El castellano es mi idioma favorito, además de lo de mi enseñanza😉
!LOLZ

Grazie per lasciare il tuo commento.
Effettivamente con questo post volevo mettere in evidenza come è cambiato il concetto di libertà con il tempo.
Quello che la libertà era e quello che la libertà è... oggi. Estremi opposti.

Non so se considerami bilingue... Sono italiana e ho trascorso mezza vita in Spagna, a Lanzarote, dove vivo. Parlo italiano con l'accento spagnolo e spagnolo con l'accento italiano: itagnolo.
Infatti rileggendo il post, scritto in italiano e poi tradotto allo spagnolo, e pur poi riletto e riletto in cerca di errori ennesime volte... ho trovato qualche spagnolata... Tipo "civilizzazione", invece che civiltà... Non viene dall'inglese, ma dallo spagnolo "civilización". Scusate... non so più parlare italiano... e neanche uno spagnolo perfetto 😭

Grazie per il consiglio rispetto a PEAKD, gia lo uso, aiuta molto per la formattazione ma, per cio che spiegavo prima, ho bisogno di rileggere il post per correggere errori molte volte, olte a dare formato... errori che comunque trovo sempre anche dopo aver pubblicato.

Baci, !BEER & abbracci 😘🍻🤗

Jejeje...qui non abbiamo le case editrici di fiducia o de confianza che correggono per noi: questa è la bella differenza con gli scrittori (ovviamente anglofoni) blasonati. Loro buttano giù le idee, ma il 60% del lavoro (impaginazione, formattazione e correzione) lo fanno le case editrici (profumatamente pagate, ma uno scrittore anglofono, specie proveniente da terra gringa, se le può permettere perché con le vendite internazionali guadagna dieci volte tanto🤣). Dalle mie parti (Mercosur/Mercosul), in parallelo con l'itagnolo europeo, esiste il famosissimo portuñol (qui è famosissimo a tal punto che un giorno potrebbe pure assurgere a livello di lingua riconosciuta, sia pure ufficiosa anzichè ufficiale😆) anche detto portunhol (a seconda del punto di vista: l'ispanico portuñol o il lusofono portunhol😂). Ma qui il portuñol/portunhol è utilizzato da chi non ha proprio voglia di prendersi la briga di imparare la lingua alternativa del Mercosur:
untitled.gif
!LOLZ

Ps.: vedo che la condizione di expat è comunissima tra hivers🐣, comunque si, puoi certamente considerarti bilingue (non è l'accento a fare da padrone, una volta raggiunta la padronanza della seconda lingua in ambito lavorativo). Il termine civilizzazione comunque in italiano esiste ed è sinonimo di progresso...

E così è come evolvono le lingue...
Dal latino all'italiano, allo spagnolo e al portoghese, e poi al itagnolo e al portunhol.
(In Spagna molto famoso anche el espanglish 😂).

Ah, ecco: sapevo che lo spanglish fosse corrente negli States, allora pure in Spagna🤣, !LOLZ

Ps.: ma pure in Argentina si divertono con l'itagnolo creolo (si chiama cocoliche e l'avevo studiato per la specializzazione di Letras Espanhol, la mia seconda laurea presa in nuova patria). I miei parenti da parte di madre (argentini) non ne fanno uso, ma pare che in certe zone, pure della capitale federale il cocoliche va alla grande, magari pure bello che mescolato con il lunfardo😂. Se ti capita di vedere La nona di Roberto Cossa, c'è da rotolarsi dal ridere con il film tratto dalla famosa opera teatrale interpretato da Pepe Soriano😆. Anzi, faccio che postarti il link, così quando hai tempo lo guardi:


Ps.: come puoi vedere, lo stesso titolo dell'opera è in cocoliche: la nona anzichè La abuela o La nonna e i personaggi usano pure il lunfardo, mentre ci sono😅

What would happen if giant ducks roam the land?
Earthquacks

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Why do they call it euthanasia?
It’s not like you’re getting any younger

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(1/2)
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 17 days ago  

Ma guarda in chi mi dovevo imbattere questa sera, bentornata, carissima amica!!!

!LOLZ
@tipu curate

Ciao mad, contenta di ritrovarti! Ci sei sempre stato! Bello vedere, che al contrario di me, c'è gente che dopo anni continua qui.
Bella storia ❤️

Baci, !BEER & abbracci!

P.S. Io sono una nostalgica, ma le BEER mi piacciono, e oggi come allora, vedo che a volte funzionano e a volte no!

 14 days ago  

Non l'ho mai capita neanche io la storia delle...

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Non potevo non commentare anche qui :) tra un po' mi vedrai sbucare da ogni dove come nel gioco "acchiappa la talpa" :D sta pronta con i riflessi mi raccomando :D ...I tuoi scritti li leggevo anche fuori da qui e li ho sempre apprezzati molto sia nel contenuto che nello stile di scrittura, sono complessi e ricchi di riferimenti...potresti davvero pensare di scrivere un libro ....pensaci <3 . Per quanto riguarda la libertà, sono d'accordo con te e con chi ti ha commentata. Penso che sia la grande incompresa della storia sempre depredata del suo significato più profondo, sempre a vantaggio di concezioni univoche, poi imposta e impressa a fuoco sulla volontà di ognuno. La civiltà, nel senso letterale del termine, dovrebbe essere conseguenza naturale della libertà intrinseca (secondo me...poi mi sbaglio...non so), comunque oggi questo non è, così "civiltà" diventa un vanto, un pregio, una superiorità (certi libri di antropologia hanno superato da tempo questo gap di comprensione, ma forse nn tutti li leggono certi libracci). Dico sempre che finché esisterà anche una sola piccola guerra da qualche parte, neanche la società più "evoluta" sarà veramente evoluta perché come diceva anche @sissim72 siamo un filo unico (non so se sono riuscita a dare l'idea o se mi sono persa tra qualche concetto...potrebbero esserci errori terminologici, quindi prendi con le pinze quello che dico). Grazie per l'ispirazione! Baci Baci e !BEER (anche se al momento nn posso ancora darli ;) provo a metterti un like :*)

Grazie mille @susybee! É bello vederti sbucare da queste parti!
Per il momento questo è il capitolo 21 di una serie di post iniziata qualche anno fa, chissà magari un giorno diventerà un libro...
Non penso che tutti leggano libri di antropologia, anzi penso che alcuni, pur leggendoli, non ci arrivano lo stesso.
Hai ragione finché ci sarà la guerra non saremo mai davvero evoluti.
Baci, !BEER & abbracci 😘🍻🤗


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Sono tornata a leggere questo post molto, molto complesso e molto, molto interessante. Ho molti amici laureati in discipline STEM, avendo frequentato quel mondo, e tra piccoli nerd, naturopati e alchimisti, quando usciamo, ci ritroviamo sempre un po' brilli a fine serata a far discorsi fra il serio e il faceto come fossimo portatori della verità unica. Una sera discutevamo di come la filosofia occidentale si fondi infine sul concetto di anima platonica e sulla logica aristotelica, ma come poi Platone stesso sia intriso di cultura orientale. Cioè di come le nostre radici più profonde, non siano poi così distanti dalle filosofie che etichettiamo come animiste, naturaliste e - a volte in tono dispregiativo - un po' new age.
La verità è che il mondo non è una cartina geografica bidimensionale che va da est a ovest, ma una palla che gira. Non ha un riferimento cartesiano, glielo imponiamo noi, con arroganza e ignoranza. E con la stessa arroganza dimentichiamo la storia, imponiamo la distruzione di culture intere in nome della civilizzazione e della supremazia.
Ma, come scrivevano i nativi Americani, siamo la somma dei nostri antenati, un filo unico di DNA che percorre ogni giorno lo stesso cammino sotto lo stesso cielo.

Grazie @sissim72 per il tuo commento!
Con questo post infatti volevo un po' distruggere un po' il mito della supremazia della cultura occidentale come simbolo di libertà, ma che come ben dici, sembra più frutto dell'arroganza e dell'ignoranza umana.

siamo la somma dei nostri antenati, un filo unico di DNA che percorre ogni giorno lo stesso cammino sotto lo stesso cielo.

Infatti, veniamo tutti dalla stessa Eva!

Baci, !BEER & abbracci 😘🍻🤗


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Riflessioni molto interessanti a cui non avevo mai pensato. Bel post 👍

Grazie mille! Sono contenta di aver proposto qualcosa di nuovo!
Baci !BEER & Abbracci 😘🍻🤗


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💬 Ciao @maruskina! Ho appena fatto il reblog del tuo post per #untobisunto — grazie per aver partecipato!


Se vuoi dare un’occhiata anche agli altri partecipanti e supportare i loro post, puoi seguire @megaptera-marina oppure visitare questa pagina:

🔗 peakd.com/@megaptera-marina

immagine di proprietà della community Olio di Balena

Che bello rileggerti dopo tanto tempo e mi mancavano i tuoi post sempre ricchi di spunti e nozioni interessanti.
Un mega abbraccio
!discovery 30

Grazie, bello anche ritrovare qui su Hive sempre i grandi punti di riferimento come te!!!
Baci, !BEER & abbracci 😘🍻🤗


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Bellissimo questo post dove sembra di leggere il percorso che ha fatto la libertà e la sua storia. Dalle mie letture a riguarda risulta che il concetto di libertà politica ha radici profonde e arrivano dalla democrazia ateniese del V secolo a.C. Detto questo, i complimenti per questo ottimo post. !STRIDE

OSZAR »